Lo spreco alimentare è una delle grandi contraddizioni della nostra epoca: viviamo su un pianeta con oltre 7,5 miliardi di abitanti dei quali quasi 800 milioni non hanno abbastanza da mangiare (dati wfp). Eppure quasi un terzo del cibo che viene prodotto va sprecato direttamente dai consumatori.
A fare il punto della situazione in Italia, in occasione della sesta Giornata Nazionale di “Prevenzione dello spreco alimentare”, è il rapporto Waste Watcher 2019 di Last Minute Market/Swg, dal quale emerge che, tra distrazione e poca programmazione nel fare gli acquisti, gli italiani nelle loro case “bruciano” 36 chili di alimenti pro capite all’anno, che vengono gettati nella spazzatura.
In totale sono circa 8,5 miliardi di euro di prodotti, lo 0,6% del Pil, di cui quasi l’80% all’interno mura domestiche. Pane e verdure fresche sono fra gli alimenti più spesso buttati, ma pesano anche bevande analcoliche, legumi, frutta fresca e pasta.
Emergono però anche dati confortanti, non solo gli italiani sono più consapevoli, ma gli effetti della sensibilizzazione anti-spreco casalingo si sentono: oggi appena l’1% degli intervistati dichiara di gettare cibo ogni giorno, mentre nelle rilevazioni 2014/2015 lo dichiarava 1 italiano su 2.
Da questo punto di vista un enorme aiuto viene dal mondo dei surgelati: poichè il consumo di prodotti surgelati può contribuire a ridurre fino al 47% gli sprechi alimentari.
CON I SURGELATI, SI ABBATTONO GLI SPRECHI IN CUCINA DEL 47%
Come già segnalato dall’IIAS, “l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati”, il ricorso ai cibi “sottozero” garantisce, un maggior risparmio economico, di acqua e di risorse energetiche, e i prodotti surgelati in cucina rappresentino un valido “alleato” nella battaglia contro gli sprechi e per favorire abitudini di consumo più sostenibili.
Nei Paesi industrializzati, la quota maggiore degli sprechi avviene infatti nelle fasi finali della filiera agroalimentare, in pratica nelle nostre case e nella ristorazione. Spesso la maggior parte degli sprechi è dovuta a cibi non consumati entro la data di scadenza oppure perché cucinati in quantità eccessiva.
SURGELATI, UN VERO E PROPRIO “ANTIDOTO” CONTRO IL FOOD WASTE
I motivi per i quali i prodotti surgelati possono essere considerati un valido alleato “anti-spreco” sono molteplici:
- innanzitutto, la lunga durata di conservazione dei cibi surgelati permette di utilizzarli prima che si deteriorino;
- un maggior controllo nelle porzioni e nelle quantità consente, inoltre, di utilizzare solo ciò di cui si ha davvero bisogno; la quantità acquistata corrisponde a quella che si mangia (niente sbucciature, spinature, lavaggi), con pochi scarti in casa: si consuma tutto ciò che si acquista e diventa più facile fare anche la raccolta differenziata dei rifiuti. Ad esempio, quando si acquista un filetto di pesce surgelato, si mangia il 100% di ciò che si acquista, lasciando alle aziende – e non nella propria cucina – spine, viscere, squame, pelle, grasso e scarti di ogni genere. Così come, quando si comprano ortaggi surgelati, si mangia il 100% di quello che si acquista, lasciando alle aziende le bucce, la terra, le radici. Di fatto, i consumatori mettono in tavola solo la parte “buona e pulita” di ogni prodotto, con un netto risparmio anche per le loro tasche;
- si riduce il consumo di acqua nelle case dei consumatori: tutti gli ortaggi sono già lavati e puliti nelle aziende, che utilizzano sistemi più efficienti per realizzare questi processi.
- c’è un minore spreco di risorse energetiche per la cottura dei cibi: i tempi di preparazione sono nettamente più brevi;
- infine, le materie prime utilizzate vengono raccolte o pescate e lavorate in zone e da personale specializzato, dalla grande esperienza nel risparmiare ed utilizzare al meglio acqua, risorse energetiche e ottimizzare il recupero degli scarti.
LA SOLUZIONE: UN MAGGIOR UTILIZZO DI PRODOTTI SURGELATI.
Il sostegno che i prodotti surgelati offrono alla lotta contro lo spreco alimentare inizia proprio ancor prima di arrivare sulle nostre tavole, con un utilizzo ottimale delle materie prime che arrivano pronte per l’uso in cucina, eliminando tutti gli sprechi nella filiera produttiva.
Da questo punto di vista, sembra che gli Italiani stiano iniziando ad intuire le potenzialità e i vantaggi del ricorso ai cibi “sottozero”, anche come utile “anti-spreco”: come confermano i più recenti dati IIAS, aumenta anche in Italia il consumo dei prodotti surgelati +2.1% 2017 vs 2016, arrivando a totalizzare 841.500 tonnellate di “prodotti sotto zero”.