Patate, le proprietà nutrizionali

Fritta, al forno, bollita, ridotta in purè o inclusa nell’impasto degli gnocchi: la patata è uno degli alimenti più diffusi e consumati in assoluto, in mille forme diverse; ne esistono diverse specie, che differiscono per il colore della pasta e la forma del tubero, nonché per il gusto. Viene consumata soltanto previa cottura e si adatta ad una vasta gamma di preparazioni, che includono contorni, piatti unici e gnocchi. Le patate sono originarie del continente sudamericano e fanno parte della specie denominata Solanum tuberosum.*

Le patate sono generalmente, ed erroneamente, considerate un alimento non funzionale ad un’alimentazione sana ed equilibrata, soprattutto per via dell’apporto calorico. In realtà, non è così: consumando patate in quantità non eccessiva e con una regolarità commisurata al proprio fabbisogno nutrizionale, si può beneficiare delle diverse proprietà nutrizionali che caratterizzano questo tubero. Naturalmente, l’apporto di carboidrati, calorie e grassi cambia in base alla tecnica di cottura e della preparazione dell’alimento.

Al contempo, le patate hanno effettivamente uno spiccato contenuto calorico; di contro, il tubero contiene anche vitamine (perlopiù del Gruppo B), proteine, fibre, carboidrati e svariati sali minerali (soprattutto Magnesio e Potassio) assieme ad alcuni composti antiossidanti.

Una porzione di patate bollite da 100g (bollite e senza senza sale) contiene i seguenti nutrienti:*

Le patate sono notoriamente un alimento ‘che riempie’; non a caso, uno studio* ha dimostrato come siano tra i cibi migliori sotto questo aspetto (riscontrando il più elevato indice di sazietà tra i cibi esaminati). Anche per questo, a determinate condizioni, le patate possono aiutare a tenere il peso corporeo sotto controllo nell’ambito di specifici regimi alimentari. Questa particolare proprietà sarebbe da ricondurre all’azione di una proteina contenuta nella pasta del tubero, che agisce come inibitore rispetto allo stimolo dell’appetito.*

Includere le patate nella propria dieta può sortire effetti benefici anche sull’attività cardiaca; alcuni studi, infatti, hanno dimostrato come modificare lo schema alimentare, prediligendo alimenti poveri di sodio, di grassi saturi e ricchi di calcio, magnesio e potassio* (come, appunto, le patate) sia uno dei principali rimedi ‘non farmacologici’ contro l’ipertensione. In aggiunta, è stato ipotizzato che una sostanza presente nel tubero, l’acido clorogenico, sarebbe in grado di esercitare un’azione protettiva a livello cardiovascolare.*

In quanto tuberi, le patate sono più resistenti al deperimento ed agli agenti contaminanti rispetto ad altre specie vegetali (ortaggi in primis). Di contro, con il passare del tempo, tendono a ‘germogliare’, ossia sviluppare dei germogli verdi sulla buccia: quando sono particolarmente sviluppati, è consigliabile evitare di consumare la patata, anche se debitamente sbucciata e poi cotta.*

Il processo di surgelazione evita qualsiasi rischio di questo tipo; al contempo, garantisce la conservazione delle prerogative organolettiche della patata, così come delle principali proprietà nutrizionali, garantendo un prodotto sano, nutriente e gustoso.

Referenze: