I cibi del buonumore è bene consumarli tutto l’anno, ma nel periodo invernale di più.
Capita, infatti, di essere più malinconici dopo il 21 dicembre: non c’è da preoccuparsi, è naturale. La colpa è della riduzione delle di ore luce solare, tipica della stagione più fredda.
Giornate più corte significano minore produzione di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. La sua secrezione è garantita da una piccola ghiandola che si attiva quando la luce colpisce la retina. Morale della favola: più buio, più tristezza. A meno che non si ricorra, appunto, ai cosiddetti cibi del buonumore.
I CIBI DEL BUONUMORE DA METTERE A TAVOLA
Come si esce dall’impasse della malinconia? Introducendo nella propria dieta una serie di alimenti capaci di stimolare, in maniera naturale, la secrezione di serotonina. Gli alimenti in questione sono quelli che contengono acidi grassi Omega 3 e/o vitamine B1, B6, E e C.
IL SALMONE ALLONTANA LA MALINCONIA
Tra i cibi del buonumore, il salmone occupa un posto d’eccellenza. Il motivo sta nella sua capacità di fornire un’elevata quantità di acidi grassi Omega 3 e vitamina B12. Gli esperti ne consigliano il consumo soprattutto di sera e accompagnato da verdure non cotte.
Il punto, semmai, è di ordine pratico. Quando si parla di salmone, e più generalmente di pesce, si pone il problema della spesa. Nel senso di facile reperibilità, comodità di preparazione, altrettanto comoda conservazione e via dicendo. La soluzione che garantisce buonumore è rappresentata dai surgelati. A portata di freezer tutti i giorni, a qualsiasi ora e, nel caso di Frosta, con tanta naturalità.
L’ALLEGRIA STA IN UNA PAUSA CON SEMI E CIOCCOLATO
L’elenco di semi che possono considerarsi cibi del buonumore è abbastanza corposo. La lista comprende i semi di lino, canapa, chia e quelli di zucca tostati. Sono tutti ok per il sostanzioso apporto di grassi Omega 3.
Discorso analogo per il cioccolato amaro, la cui dote di vitamine B stimola la produzione di serotonina e endorfine. Se ne consiglia l’abbinamento con il succo di mirtilli, ricco di vitamine C, per contrastare la formazione di sostanze ossidate. Da provare, poi, anche la sua combinazione con i semi elencati sopra: per una pausa di lavoro è un’accoppiata perfetta.
CEREALI E LEGUMI ANTI TRISTEZZA
Il variegato fronte dei portatori di allegria non si esaurisce con gli alimenti indicati in quest’articolo. È molto più vasto e include anche i cereali e alcuni legumi. Per dire, i fiocchi di avena sono da inserire a colazione, discorso analogo per i cereali integrali. Sono ricchi di vitamina B1, acido folico e zinco, dunque migliorano l’umore e danno pure una bella botta di energia. Lenticchie, piselli e soia hanno un effetto analogo sul nostro organismo.
Certo, non possono far parte della colazione, ma di pranzi e cene sì.
Infine, una menzione speciale per l’acqua. Sì, proprio l’acqua. Una riduzione cronica del suo consumo può intaccare l’integrità e la funzione dei neuroni cerebrali. Con gravi ricadute anche sul buonumore. Ecco perché conviene sempre avere una bottiglietta a portata di mano.
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