Petto di pollo, le proprietà nutrizionali

Petto di pollo: valori nutrizionali

Il pollo è un alimento estremamente comune (in Italia è la terza carne più consumata in assoluto, dopo quelle suina e bovina: se ne consumano in media 19 kg a testa all’anno*); è parte integrante di molti piatti della tradizione nostrana e, in generale, si adatta a numerose preparazioni: in padella, al forno, alla griglia, in brodo, impanata e fritta e così via. La parte del pollo più versatile, che può essere utilizzata come ingrediente in una vasta gamma di pietanze, è certamente il petto, dal quale si possono ricavare involtini, cotolette, bocconcini, cordon bleu ed altri piatti. Di seguito, vediamo quali sono le caratteristiche e le principali proprietà nutrizionali del petto di pello e quali benefici derivano da un consumo moderato di questo tipo di carne.

Petto di pollo: valori nutrizionali

Una porzione da 100 g di petto di pollo cotto in padella senza sale o aggiunta di grassi, presenta il seguente profilo nutrizionale:*

  • Calorie: 129 kcal;
  • Proteine: 30,2 g;
  • Lipidi: 0,9 g;
  • Colesterolo: 75 mg;
  • Sodio: 46 mg;
  • Potassio: 497 mg;
  • Calcio: 5 mg;
  • Magnesio: 40 mg;
  • Fosforo: 220 mg;
  • Vitamina B1 (tiamina): 0,20 mg;
  • Vitamina B2 (riboflavina): 0,20 mg;
  • Vitamina B3 (niacina): 11,6 mg;
  • Acidi grassi saturi: 38%.

Proprietà e benefici del petto di pollo

Rispetto ad altre parti del pollo, il petto risulta complessivamente più magro. La carne garantisce un ottimo apporto di proteine, contiene una buona quantità di sali minerali – soprattutto fosforo e potassio – e diverse vitamine del gruppo B. Le calorie del petto di pollo, invece, possono variare in base alla tecnica di preparazione della pietanza; in generale, l’apporto calorico è equilibrato e fa sì che la carne di pollo si adatti bene ad un regime alimentare non troppo ricco di calorie.

Uno studio italiano del 2015* sottolinea come il consumo della carne di pollo, all’interno di una dieta bilanciata, contribuisce a diminuire i fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo di patologie cardiovascolari; una ricerca condotta negli USA suggerisce che sostituire la carne rossa con quella avicola (pollo o tacchino) può diminuire il rischio di malattie cardiovascolari del 19%, probabilmente per via della minore quantità di ferro emico e sodio e del conseguente aumento dell’apporto di grassi polinsaturi.

In aggiunta, può contribuire a tenere sotto controllo l’aumento di peso, a patto di mangiarne una quantità adeguata al proprio fabbisogno nutrizionale. La carne di pollo può inoltre essere integrata in un regime alimentare finalizzato al controllo del diabete di Tipo 2, soprattutto se abbinata ad alimenti quali frutta, verdura, cereali, pesce e frutta secca nonché ad uno stile di vita sano.

 

Bocconcini di petti di pollo surgelati: perché sceglierli

La carne di pollo costituisce un alimento sano e nutriente, adatto anche a bambini, donne in gravidanza e anziani*, sia per il profilo nutrizionale sia per il sapore delicato e i tanti modi in cui può essere cucinata. Affinché conservi intatti il gusto e i nutrienti che la caratterizzano, va conservata e cotta in modo adeguato, per prevenire pericolose alterazioni.

Il processo di surgelazione contribuisce a preservare al meglio tutte le migliori qualità, evitando che la carne deperisca o perda le sue caratteristiche migliori.

I bocconcini di pollo con chips di patate e peperoni FRoSTA rappresentano un’ottima opzione per gustare la carne di pollo all’interno di un piatto equilibrato, gustoso e salutare, nonché facile e veloce da preparare.

Referenze:

Proteine vegetali, le proprietà nutrizionali

Una dieta sana ed equilibrata non può prescindere da un adeguato apporto di tutti i nutrienti necessari ai vari processi fisiologici che hanno luogo all’interno dell’organismo. Tra questi figurano le proteine, “le molecole biologiche più abbondanti nel corpo umano e in tutti gli organismi viventi”, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità.*

Le proteine sono formate da catene di amminoacidi ed assolvono a numerose funzioni; contribuiscono, ad esempio, alla produzione del collagene dei tessuti connettivi, sono coinvolte nel meccanismo di coagulazione del sangue e di contrazione ed estensione dei muscoli. Un particolare tipo di proteina, gli enzimi, è fondamentale per i processi digestivi, in quanto in grado di ‘dividere’ le sostanze complesse in unità più semplici da assorbire per l’organismo.*

Per quanto riguarda il fabbisogno giornaliero di proteine, la soglia cambia in base all’età e al sesso; secondo quanto stabilito dall’EFSA (European Food Safety Authority) nel 2012*, l’apporto proteico giornaliero consigliato è:

  • 0,83 g per ogni kg di peso corporeo per adulti e anziani;
  • tra 0,83 e 1,31 g per lattanti, bambini e adolescenti;
  • 1 g, 9 g e 28 g per le donne in gravidanza per, rispettivamente, 1°, 2° e 3° trimestre;
  • 19 g al giorno per le donne in allattamento per i primi sei mesi; 13 g al giorno per il periodo successivo.

Quali sono le proteine vegetali

Le proteine vegetali (o di origine vegetale) sono le proteine contenute nei cereali e nei legumi; si trovano anche nella frutta e nei semi oleosi.* Sono quindi diverse da quelle che possono essere assunte consumando carne, pesce, uova o derivati del latte, anche in relazione all’apporto nutritivo ed al contenuto di amminoacidi essenziali. I principali aminoacidi presenti nelle proteine di origine vegetale sono: la fenilalanina, l’istidina, la lisina, la leucina, la metionina, il triptofano e la valina.

Proteine animali e vegetali: differenze

Le proteine vegetali hanno una qualità proteica leggermente inferiore rispetto a quelle animali;* in altri termini, queste ultime solitamente contengono una maggiore quantità di amminoacidi essenziali. Ciò però non vuol dire che le proteine di origine vegetale non possano soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero; al contempo, poiché entrambe hanno molteplici effetti benefici, l’opzione migliore è quella di integrare proteine vegetali e animali nella propria dieta, in modo tale da ottenere un apporto complessivamente bilanciato.

Alimenti che contengono proteine vegetali: tabella e valori

Come già accennato, le proteine vegetali si trovano nei cereali, nei legumi, nei semi oleosi e in diverse varietà di frutta a guscio, nonché in alcune verdure, tuberi e ortaggi. Ecco i dati relativi al contenuto proteico delle principali fonti di proteine vegetali.*

Legumi (80-90 grammi o mezza porzione in lattina)

  • Fagioli neri: 8 g;
  • Fagioli rossi: 8 g;
  • Fagioli pinto: 7 g;
  • Ceci: 7,5 g;
  • Piselli: 8 g;
  • Lenticchie: 8 g.

Semi e frutta a guscio (porzione di circa 30 g)

– Noci: 4,5 g;
– Mandorle: 6 g;
– Anacardi: 4,5 g;
– Semi di Chia: 6 g;
– Semi di lino: 6 g;
– Semi di canapa: 9,5 g;
– Semi di girasole: 5,5 g;
– Semi di zucca: 8,5 g.

Cereali (porzione da mezza tazza, 100 – 126 g circa)

  • Quinoa: 4,5 g;
  • Riso integrale: 3 g;
  • Avena: 3 g;
  • Miglio: 3,5 g;
  • Farro: 6 g.

Soia e derivati

  • Soia: 4 g (su porzione di 85 g circa);
  • Tempeh: 13 g (su 100 g);
  • Seitan: 19 g (su 100 g);
  • Latte di soia: 6 g (in una tazza da 24 ml).

 Frutta e verdura

  • Broccoli: 2,5 g (in una porzione cruda da 90 g);
  • Patata dolce: 2,5 g (in un frutto di media grandezza cotto senza sale);
  • Carciofo: 3 g (in un frutto medio);
  • Spinaci: 2 g (su 85 g);
  • Banana: 1,5 g in un frutto di grandezza media;
  • More: 2 g in una tazza (o porzione da 145 g).

Carni “vegane”

Le cosiddette “carni vegane”, ossia alimenti derivati da legumi e cereali che si pongono come sostituti della carne animale, stanno conquistando sempre più spazio nell’alimentazione moderna. I valori nutritivi, così come l’apporto proteico, variano da un prodotto all’altro, in base al mix di ingredienti utilizzati. Oltre ai già noti hamburger vegani, tra i sostituti della carne vi è anche il “pollo vegetale” utilizzato da Frosta nella propria Paella Valenciana 100% vegetale, un gustoso ingrediente a base di piselli e amido di patata abbinato a tutti gli altri componenti tipici del celebre piatto spagnolo.

Caratteristiche delle proteine vegetali: gli effetti benefici

Diversi studi hanno dimostrato che un adeguato consumo di proteine vegetali si associa a diversi effetti benefici per la salute; in particolare, sembra ridurre i rischi di sviluppare sindrome metabolica e diabete. In aggiunta, una dieta ricca di proteine di origine vegetale riduce i disturbi digestivi e agevola la gestione del peso corporeo.*

 

Referenze:

*https://academic.oup.com/nutritionreviews/article/77/11/735/5536191?login=false